20. set, 2022
GENITORI "IN ATTESA". ANCHE PADRI SI DIVENTA.
L’attesa, periodo che inizia con la nascita biologica del bambino, fino al suo concepimento, è per i futuri genitori un processo evolutivo estremamente complesso, caratterizzato da equilibri molto delicati e da numerosi conflitti, in continuo alternarsi tra ansie e desideri, paure e cambiamenti.
Risulta fondamentale dare valore e centralità all’individualità delle singole figure genitoriali, che si trovano ad affrontare una nuova avventura in cui tutto è in continua trasformazione, anche loro stessi.
I professionisti Molica e Siciliano, nel loro articolo, affrontano il tema: "Parliamo di “genitori in attesa”, per sottolineare come questo periodo venga vissuto sia dalla madre che dal padre in prima persona, da attori protagonisti.
La nostra attenzione, infatti, si concentra non soltanto sulla madre, cui da sempre è riconosciuta un’importanza fondamentale per la vita del bambino – protagonista di un rapporto, allo stesso tempo, di simbiosi e di alterità, essa rappresenta la sua prima culla e il suo primo vero mondo- ma anche sul padre. Il padre ha, infatti, un ruolo altrettanto fondamentale. Egli possiede una funzione regolatrice, pone le distanze tra madre e bambino e allentando il legame simbiotico, rappresenta il primo ambiente non condiviso; introducendo l’alterità stimola nel bambino l’apertura verso il mondo e lo sviluppo della componente maschile. Egli, se pur escluso dai cambiamenti fisici che interessano la donna, è coinvolto in egual misura dalle innumerevoli trasformazioni psichiche (F. Molica, G. Siciliano, Genitori in attesa, da Pedagogia Clinica n. 17, luglio-dicembre 2008, pp. 21,22)".
La figura paterna infatti, si ritrova proiettato in una condizione psicologica nuova, ignota, e vive le stesse perplessità, paure, ansie della figura materna, portando ad una destrutturazione del proprio equilibrio socio-affettivo.
Questo stato di confusione molto spesso rimane anche dopo la nascita del bambino, pertanto risulta fondamentale un supporto di tipo pedagogico clinico, la cui proposta vuole collocarsi anche in un’ottica di prevenzione.
La Pedagogia Clinica® vuole porsi come occasione di crescita per la persona, aiutando i genitori ad acquisire, con coscienza, nuove consapevolezze, sentirsi in confidenza con i propri sentimenti, ma anche con i propri bisogni, sia in riferimento al ruolo genitoriale, sia come persone con una propria intima e personale individualità, di cui continuare a prendersi cura.
In tal modo è possibile riscoprirsi e ritrovare equilibri nuovi, in grado di mettere le basi per delle relazioni familiari significative.